Stai facendo fatica a portare avanti la tua attività?

Ti stai rendendo che, anche il nostro settore - quello alberghiero - rispetto a qualche manciata di anni fa, è cambiato e vorresti trovare un modo per restare al passo con i tempi?

È inutile prenderci in giro: il mondo è cambiato, e con esso, anche le abitudini delle persone: clienti e lavoratori. Specialmente negli ultimi anni poi, la pandemia, le guerre, e le varie crisi economiche hanno completamente stravolto il modo di lavorare dell’intero settore, ponendolo di fronte a delle vere e proprie sfide.

Sul fronte lavoratori per esempio trovarli è diventato sempre più difficile: secondo i dati della "Fondazione Studi Consulenti del Lavoro", nell’estate 2022 sono mancati alle aziende del settore, circa il 46% dei lavoratori stagionali. 

Risultato? Molti alberghi hanno dovuto tenere chiuse le cucine; in altri casi si sono ritrovati addirittura a dover affittare meno camere per sopperire a questa mancanza.

In italia, inserire un lavoratore in azienda prevede:

• la formazione obbligatoria (che deve essere pagata dal datore di lavoro).

• I registri obbligatori (che i lavoratori dovrebbero essere in grado di compilare da soli).

• Infine la tipologia dei contratti che al giorno d’oggi sono ancora contratti atipici, perché non hanno più valore e non tutelano né il lavoratore, né l'azienda.  

Sembra proprio che ancora nel 2023 il Turismo in Italia non esista!!! 

"Hai ragione Guglielmo, ma come posso trovare una soluzione? E provare ad uscire da questa nuova NonNormalità?"

Prima di rispondere a questa domanda, lascia che mi presenti.

Mi chiamo Guglielmo Lasagna, sono un imprenditore alberghiero e autore del libro “L’Albergatore FuturAbile,” - Da venditore di posti letto a creatore di emozioni.

Nel corso degli anni, posso dire, con assoluta certezza, di averne sentite tante: il reddito di cittadinanza, i giovani che non hanno più voglia di lavorare, gli imprenditori che non pagano abbastanza, il lavoro nel turismo che e paragonato allo schiavismo, le scuole alberghiere che non fanno il loro lavoro, i titolari delle aziende che sono poco preparati è professionali, il governo che non interviene...e chi più ne ha più ne metta. Ma la verità è che queste sono tutte scuse che ci stiamo raccontando.

Scuse si, hai capito bene! Perché la verità è che, per quanto la situazione possa non essere delle più favorevoli, chi vuole, ha ancora la possibilità di lavorare...e anche bene.

“Guglielmo, ma come posso lavorare bene in questa situazione?”

Non ho in tasca una soluzione che risolva questa problematica a livello nazionale e NO, non ho nemmeno formule magiche o rimedi a breve termine. Ma, quello che propongo è un percorso che io stesso ho fatto e applicato all'interno nella mia azienda e che mi sta dando soddisfazione. 

Non è stato un percorso breve, anzi...ma ti assicuro che ne è valsa la pena.

Oggi sto vivendo una realtà completamente diversa da quanto scritto sopra: ho un’azienda nella quale lavorano tutte persone motivate, ciascuna con un ruolo ben preciso, in regola e che lavorano con passione, lavorano col sorriso.

"Probabilmente sarai circondato da professionisti super pagati…"

E invece posso assicurarti che le buste paga che mensilmente erogo sono nella media, e che il costo del lavoro non arriva al 30% del mio bilancio. Sé avremo modo di confrontarci, ti mostrerò il tutto molto volentieri.

"Guglielmo, ma questo è fantastico: come sei riuscito a raggiungere questo risultato?"

Ho deciso di specializzarmi. Sì, per prima cosa ho studiato bene i miei clienti e poi ho trovato persone interessate a lavorare con me, motivate a raggiungere obiettivi che potessero essere condivisi e comuni.

Hai già letto il libro

“L’Albergatore FuturAbile,"

Da venditore di posti letto a creatore di emozioni.